Trasporti eccezionali e la reintroduzione del vincolo prezzo unico
Gli effetti che ci sarebbero per il settore siderurgico se il ministro dei trasporti dovesse mettere in atto le proprie prospettive, sarebbero veramente importati.
Questi sono stati resi pubblici in una riunione della commissione riunitasi con la camera ed il senato. Vi sono state anche dichiarazioni nelle quali si afferma che verrà elaborato un dossier che si trasformerà in un secondo momento in disegno di legge, in modo da modificare il Codice della strada, rimettendo in piedi il vincolo del pezzo unico.
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Trasporti eccezionali: Conseguenze del vincolo sul pezzo
Ed è da questo che dipendono le norme vigenti sulla modalità di attuazione dei trasporti eccezionali, esse fruttano l’estensione del vincolo del pezzo unico così che cresca drasticamente la domanda di camion sul mercato e conseguenzialmente aumentino pure le tariffe dei trasporti.
Quindi per quei colli dove i pesi sono compresi tra le 15 e le 28 tonnellate, vi sarebbe anche la possibilità di fare un minimo di economia dato che vi è il pagamento del “vuoto per pieno“.
Il prezzo unico fu introdotto negli anni 90 nel codice della strada, eccetto per quei prodotti che in seguito furono definiti “trasporti eccezionali” I quali si possono trasportare in un peso superiore alle 30 tonnellate e con più pezzi singoli.
Come ad esempio i prodotti siderurgici come coils e laminati grezzi.
I vantaggi furono molteplici, per iniziare la possibilità di trasportare molta più merce in un unico viaggio, ovvero tre volte quanto sarebbe stato consentito altrimenti.
In più si può beneficiare di economie di scala e di vantaggi si tariffe, oltre al fatto di dover occuparsi della gestione di un numero esiguo di camion. Per concludere anche il costo opportunità si azzera, visto che non si è costretti a pagare per la capacità dei camion inutilizzata.
La svolta dopo la modifica del codice della strada
Nel caso in cui passasse la modifica al codice della strada anche quei colli che abbiamo definito trasporto eccezionale, dovrebbero sottostare alle regole per dimensione e peso.
Quindi i colli sotto i 30 tonnellate potranno essere trasportati solo da camion la cui portata lorda è sotto le 44 tonnellate.
Quindi aumenterebbe numero di mezzi in circolazione, ma come conseguenza anche per i flussi di traffico e per l’impatto ambientale.
L’allungamento dei tempi per rilasciare le autorizzazioni
Questo è un problema che si potrebbe verificare e sommate ad i problemi già attualmente esistenti.
Situazioni di stallo creatasi nel 2016 con il crollo del ponte Annone ed aggravata con il crollo del ponte Morandi.
Le difficoltà alle quali vanno incontro i trasporti eccezionali sono parecchi, perché difficile te gli enti rilasciano i permessi e oppure perché le prescrizioni rendono quasi impossibile la realizzazione del trasporto in se.
Per concludere la rete ferroviaria non è più abbastanza capillare da essere in grado di raggiungere tutte le direzioni e quindi renderebbe obbligatorio un secondo spostamento dei colli.
Oltre al fatto che le tempistiche di una rete ferroviaria sono notevolmente più lunghi e non coincidere vero con le attuali esigenze del mercato.
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